Gian Lorenzo Bernini, Monumento funebre di papa Urbano VII – Tomb of pope Urban VIII, 1627 – 1647, Basilica di San Pietro in Vaticano

 

[Italiano sotto]

 

It is placed in the niche on the righten side of the Catedra in the Saint Peter’s Basilica, specular to the tomb of pope Paul III Farnese.

Urban himself commisioned the monument to Bernini whiche worked, helped by his assistents, for 20 years. The choice to place it where we see it now took two extra years of work and only in 1630 the first marble was aquired.

Sitting on the coffin is the Death represented as a skeleton which holds an opened book where is writing, with a little bone – Urbanus VIII Barberinus Pont Max.

On the leften side of the sarcophagus stands the Charity (1625), two time the natural size, represented as a mother with two kids. Probably Bernini used Costanza Buonarelli, his lover, as the model for this statue.

On the other side is Justice, made ten years later, looking – as customary – up.

They both had naked breasts but in 1670’s Innocent XI covered the Justice and in mid XIX century the Charity was covered as well.

In the upper part the colossal statue of the pope Urban VIII, 4 meters high, melted in 1631, blesses surounded by bees, the Barberini coat of arm.

 

Collocato nella Basilica di San Pietro in Vaticano nella nicchia a destra della Cattedra, speculare al sepolcro di papa Paolo III Farnese.

Il pontefice stesso commissionò a Bernini l’esecuzione del sepolcro il quale vi lavorò, coadiuvato dai collaboratori, per 20 anni, dal 1627 al 1647.

La scelta di collocarlo dove lo vediamo oggi richiese due anni di lavori preventivi, solo nel 1630 si acquistarono i primi marmi.

Seduta, sul sarcofago in portoro con venature dorate, è la Morte in forma di scheletro che tiene un libro aperto – in pietra di paragone – su cui sta finendo di scrivere con un ossicino in lettere d’oro: Urbanus VIII Barberinus Pont Max.

A sinistra del sarcofago la Carità (1635), alta il doppio del naturale, rappresentata come una madre con due bambini. Forse Bernini utilizzò Costanza Buonarelli – la sua amante – come modello.

A destra, di dieci anni successiva, la Giustizia che, come consuetudine, guarda il cielo.

Entrambe le statue avevano in origine il seno scoperto. La Giustizia fu rivestita all’epoca di Innocenzo XI negli anni ’70 del Seicento e la Carità alla metà dell’Ottocento.

In alto la statua bronzea colossale, ben quattro metri, di papa Urbano VIII in abiti pontificali benedicente, fisa nel 1631.

L’intero monumento è decorato di api – simbolo della famiglia Barberini - di varie dimensioni che sciamano ovunque.

 

 

Bibliografia: Tommaso Montanari, Gian Lorenzo Bernini, Roma 2004