Michelangelo, The Risen Christ (Cristo della Minerva)

[versione italiana sotto]

 

In 1514 Metello Vari commissioned to Michelangelo a statue of Christ carrying the cross. He started and, a couple of years later, discarded it because of a black vein cutting the face. He got nother piece of marble and started working to the piece of art we now see on the leften side of the main altar in the church of Santa Maria sopra Minerva.

In summer 1521, after the Metello’s requests, which had already paid it, the statue was sent, via sea, from Florence to Rome. Once in front of the Civitavecchia, the closest port to Rome, the boat had to stop for a month because of a wave caused by scirocco wind, which prevented it to dock.

When it arrived in Rome Pietro Urbano was incharged to complete the statue. Michelangelo was in Carrara looking for pieces of marble for his artworks but was updated by Sebastiano dal Piombo which reported that Urbano “ruined everything”.

Federico Frizzi completed it and the statue was inaugurated on December 27th 1521.

Where is the first version that Michelangelo donated to Metello Vari? It was believed to be lost until 1999 when Silvia Danesi and Irene Baldriga, identified it in the St. Vincent church in Bassano Romano. In 1638 was registered in the collection of Vincenzo Giustiniani in Rome from where was moved in 1644 to reach Bassano Romano where we see it now. 

 

Bibliography

Michelangelo scultore, I classici dell’arte, Rizzoli Skira, Milano 2005

Antonio Forcellino, Michelangelo una vita inquieta, Laterza, Bari 2010

 

 

Nel 1514 Metello Vari commissionò a Michelangelo il Cristo portacroce. Michelangelo si mise al lavoro ma nel 1516 fu costretto ad abbandonare il marmo a causa di una vena nera emersa sul volto. Si procurò quindi un secondo marmo e si mise al lavoro sull’opera che oggi vediamo sulla sinistra dell’altare maggiore della chiesa di Santa Maria sopra Minerva. Nell'estate 1521, dopo le pressanti richieste del committente, che aveva pagato in anticipo, l’opera fu spedita, via mare, via mare, da Firenze a Roma. Una volta di fronte al porto di Civitavecchia, l’imbarcazione che la trasportava, sostò lì un mese a causa della barra, un’onda causata dallo scirocco che impediva alle navi di avvicinarsi. Giunta a Roma venne affidato a Pietro Romano il compito di ultimare i dettagli mancanti poiché Michelangelo era impegnato a Carrara nella scelta di marmi. Sebastiano del Piombo, che lo teneva aggiornato circa gli avvenimenti romani, scrisse: «quello [Pietro Romano] ha storpiato ogni cosa».

Fu quindi incaricato di completare l’opera, scoperta il 27 dicembre 1521, Federico Frizzi il quale riparò i danni causati da Urbano.

Che fine ha fatto la prima versione che Michelangelo regalò a Metello Vari? Si credeva perduta fino a quando nel 1999 Silvia Danesi ed Irene Baldriga lo individuarono nella chiesa di San Vincenzo a Bassano Romano. All’inizio del Seicento fu acquistato dal Marchese Vincenzo Giustiniani nella cui collezione è documentato nel 1638 e Arrivò a Bassano Romano, dove lo vediamo oggi, nel 1644.

 

Bibliografia

Michelangelo scultore, I classici dell’arte, Rizzoli Skira, Milano 2005 

Antonio Forcellino, Michelangelo una vita inquieta, Laterza, Bari 2010