Melozzo da Forlì, Angeli musicanti e teste di Apostoli dalla chiesa dei Santi Apostoli – Angels and heads of the Apostles from the church of the twelve Apostles, 1480 – 1481.

 

[Italiano sotto]

 

The fresco was painted by Melozzo after the renovation works in the church of the Twelve Apostles sponsored by cardinal Giuliano della Rovere around 1475, in 1480 – 1481, after the fresco representig the Foundation of the Vatican Library.

It represented the Ascension and remained in the church of the Twelve Apostles until 1711 when pope Clement XI decided to modernize the building destroing the apse.

The pieces saved are a bit more than 10% of the total and detached by the painter Giuseppe Chiari which removed a deep section of the wall not damaging the fresco surface.

The biggest fragment, representing Christ, is now to the top of the main staircase of the Quirnale Palace. The heads of the Apostles and Angels, at the beginning were placed where is now the Etruscan museum, at the end of the XVIII century were moved in one of the octagonal room in the St. Peter’s Basilica then in the chapter room of the same basilica.

Placed in the Pinacoteca in 1932 when pope Pius XI inaugurated it.

 

La composizione fu affrescata, tra il 1480 ed il 1481, dopo i lavori di rinnovamento della chiesa dei Santi Apostoli eseguiti per volere del cardinale Giuliano della Rovere intorno al 1475. L’affresco, raffigurante l’Ascensione rimase nell’abside fino al 1711 quando papa Clemente XI decise di rimodernare la chiesa distruggendo l’abside quattrocentesco.

Le parti conservate sono poco più del 10% dell’intera superficie e furono staccate da Giuseppe Chiari con taglio a massello raggiungendo risultati eccezionali per l’epoca. Asportò uno spessore di 40 cm, quindi l’intero blocco murario senza danneggiare molto l’intonaco.

Il frammento con il Cristo, il più grande, si trova in cima allo scalone d’onore nel Palazzo del Quirinale. Le teste degli Apostoli e Angeli furono inizialmente collocati dove oggi è il Museo Etrusco, alla fine del Settecento la serie fu trasferita in uno degli ottagoni della basilica di San Pietro e poi nella Sala Capitolare della stessa.

Dal 1932 esposti nella Pinacoteca voluta da papa pio XI.

 

 

Bibliografia e immagini: AAVV, Pinacoteca Vaticana, Fabbri Editori, Milano 1992.